MILANO – Dietro la volontà di Suning di affidarsi a un advisor per trovare un socio di minoranza per l’Inter, della quale ha parlato l’agenzia economica Bloomberg, potrebbe esserci la volontà della proprietà cinese di proseguire l’opera nerazzurra su tre fronti diversi. Il primo è quello sportivo. Per la prima volta, da quando la famiglia Zhang ha acquistato il club nerazzurro, la squadra è entrata nelle migliori 16 d’Europa conquistando gli ottavi di Champions. Poi c’è l’aspetto commerciale. L’Inter dimostra di avere una buona capacità di attrarre sponsor. Ha interrotto il lunghissimo rapporto con Pirelli, ma ha trovato tre nuove aziende disposte a investire sulla maglia per un totale di 30 milioni a stagione. Ed infine c’è l’aspetto che riguarda la costruzione dello stadio. Nelle casse nerazzurre ci sono 129,3 milioni (dato al 30 settembre). La gestione ordinaria non è in discussione, però c’è quel maxi-prestito da restituire. Ecco perché Suning può avere interesse a cercare compagni di viaggio. Questa forma di collaborazione è stata presa in considerazione dalla proprietà nerazzurra che ha invece sempre negato di voler cedere la maggioranza delle quote. Anche se al momento, secondo quanto filtra dal club, non ci sarebbero trattative in fase avanzata. Senza dimenticare che adesso Suning deve convivere con Oaktree. In ogni caso non è facile torvare potenziali investitori disposti ad entrare in una società sotto il 50% delle quote.
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