Un gol e un assist «con il terzo occhio» (copyright Luca Gotti, rivale di turno eppure estasiato da quella maniera unica di disegnare calcio) indossando la fascia di capitano, aspettando il giorno della partenza per ricongiungersi con la nazionale argentina, magari con un rinnovo di contratto appena firmato. Paulo Dybala vive giorni spettacolarmente intensi, tra una carezza al pallone e un abbraccio godurioso alla sua Oriana, rincasata a Torino dopo tre mesi. Ma dietro il ritorno tra i convocati del ct Lionel Scaloni si potrebbe nascondere un caso: la Joya, che sarà impegnato nelle tre partite contro Venezuela, Brasile e Bolivia – valide per le qualificazioni al Mondiale di Qatar 2022 -, giocherebbe l’ultima gara alle prime ore italiane del 10 settembre. Cioè a due giorni da Napoli-Juventus, prevista per il 12 e che potrebbe pure essere anticipata per esigenze di calendario in base al programma del primo turno dei gironi di Champions (14-15 settembre). Dybala, che mancava dalla Nazionale dal novembre 2019, ha comprensibilmente urlato la sua gioia sui social («Che felicità, la più bella»), ma la sua situazione sta già creando un certo malumore.
Situazione nazionali, la scelta della Juve
Lo stesso che riguarderebbe anche gli altri nazionali juventini convocabili, dai brasiliani Danilo e Alex Sandro al colombiano Juan Cuadrado e all’uruguaiano Rodrigo Bentancur (tutti impegnati più o meno alla stessa ora di Dybala), ma per il momento alla Continassa restano in attesa. Si può immaginare la preoccupazione che scorre nelle vene di Massimiliano Allegri e non solo, ma per il momento la Juventus non ha intenzione di agire, ad esempio, come il Liverpool: gli inglesi hanno già fatto sapere che negheranno la trasferta sia ai brasiliani coinvolti nella trasferta transoceanica sia a Mohamed Salah in partenza per il suo Egitto.
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