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Juve, Allegri ora vuole una stretta sugli atteggiamenti

Si fa presto a dire di non guardare la classifica, quando l’abissale distacco mette ansia a qualsiasi tifoso. La Juventus è a 13 punti dalla testa della classifica e a 4 punti dalla zona Champions, che resta l’imprescindibile linea del Piave di qualsiasi stagione. Questi restano i due punti di riferimento per qualsiasi ragionamento di Massimiliano Allegri che, mentre risolve i problemi della squadra, qualche calcolo lo farà di certo. E’ lecito sperare nello scudetto? E’ pensabile, almeno dal punto di vista aritmetico, ragionare di rimonta? La Juventus ha fin qui viaggiato a una media di 1,5 punti a partita, Napoli e Milan a 2,8. Se la Juventus, improvvisamente, iniziasse a tenere il passo delle due di testa fino alla fine del campionato raccoglierebbe altri 78 punti e dovrebbe sperare che sia il Napoli sia il Milan rallentino fino alla media di 2,3 punti a gara, insomma una discreta frenata.

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Recuperare la concentrazione

D’altra parte in tredici punti di distacco ci sono tre sconfitte e tre pareggi: sei partite sbagliate che, ora come ora, pare strano sbaglino Napoli e Milan, anche se mancano 28 partite. Allegri, il più formidabile “calcolista” del calcio mondiale, questi pensieri li metterà da parte per un po’. Ha problemi più urgenti. Primo dei quali è recuperare la concentrazione di una squadra alla quale, evidentemente, è calata un po’ la tensione dopo la serie positiva con la quale sembrava essere uscita dal tunnel del disastroso inizio.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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