Buongiorno Francesco Baldini. Lei ha visto esordire da vicino il giovane Del Piero nella Juventus, è stato compagno di Pirlo al corso di Coverciano e soprattutto due anni fa ha allenato Fagioli nella Primavera bianconera. Sarebbe stupito di vedere il suo allievo titolare contro il Crotone?
«Di Del Piero ero anche coinquilino: vivevamo in un appartamento in zona Crocetta di proprietà della famiglia Scirea. Fagioli è un talento diverso da Alex in quegli anni, però non mi stupirebbe vederlo in campo domani».
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Perché?
«Perché negli ultimi due anni è cresciuto fisicamente e dal punto di vista temperamentale, che era un po’ quello che gli mancava quando l’ho allenato io. Nicolò è sempre stato un accentratore di gioco, ma contro la Spal in Coppa Italia mi è sembrato anche più dinamico. Merito del ragazzo e della società. Fagioli è un talento che si sarebbe potuto perdere se fosse andato in prestito in Serie B. La seconda squadra è stata importantissima per lui e lo è in generale: la Juventus è avanti da questo punto di vista. A tutti questi motivi, ne aggiungerei un altro: i bianconeri affrontano il Crotone».
I calabresi sono ultimi in classifica: è quella la ragione?
«No. Il motivo è che il Crotone è una squadra con un centrocampo tecnico a cui piace giocare a calcio. In un contesto del genere penso che Fagioli si troverebbe maggiormente a proprio agio».
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