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Juve-Donnarumma, c'è da sciogliere il nodo Szczesny

TORINO – Paolo Maldini l’ha benedetto, adesso tocca a Gigio Donnarumma. O meglio, a Mino Raiola, che di solito in questi casi non fa mai annoiare nessuno. Perché è giusto che la Juventus debba essere considerata in corsa per l’ormai ex portiere del Milan e attualissimo portiere della Nazionale, ma in giro per l’Europa i tentacoli dell’agente italo-olandese sono orientati un po’ ovunque. Esistono più soluzioni, nessuna delle quali al momento sembra prevalere sulle altre. Ci sono gli ex campioni d’Italia, ma c’è anche il Barcellona; c’è il Paris Saint-Germain e pure il Manchester United. L’elemento comune? Tutte e quattro le società in questione hanno a che fare con portieri titolari eventualmente da piazzare: come Marc André ter Stegen per i catalani, oppure Keylor Navas per i francesi (che non avrebbero tutta questa voglia di sistemarlo altrove, eppure Gigio tenta parecchio), o ancora David de Gea per gli inglesi. A Torino, invece, Wojciech Szczesny e il suo entourage non hanno ricevuto segnali relativi a una cessione imminente. Fino ad ora, s’intende.

Donnarumma, futuro alla Juve?

Eppure quello di Donnarumma è nome appetitoso anche dalle parti della Continassa, dove considerano il 22enne in uscita dal Milan come una potenziale occasione da non farsi sfuggire. Il cartellino costa zero, basterebbe (si fa per dire…) pagare un lauto ingaggio al portiere – che passerebbe dai 6,5 milioni sinora percepiti a una decina di milioni netti – più una sontuosa commissione a Raiola. Uno che, di solito, in queste situazioni non fa sconti, eppure i rapporti con la dirigenza bianconera sono talmente buoni che immaginare Gigio nuovo numero 1 della Juventus non è un’eresia.

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