La Juventus e Mino Raiola appartengono a mondi tutt’altro che paralleli: prima o poi tendono a incrociarsi, non c’è niente da fare. E l’incontro non è mai banale, l’affare spesso s’ingrossa, i soldi girano che è un piacere. O meglio, giravano, perché la pandemia ha riscritto le regole di un mercato con meno denaro e più idee in circolo, a meno che non spunti il munifico proprietario di un Paris Saint-Germain o di un Manchester City qualsiasi. Alla Continassa le cose funzionano in maniera diversa e questo non è un momento in cui scherzare. Lo sanno alla Juve, lo sa Raiola che continua a svolgere alla grande il suo lavoro di procuratore, anche di calciatori top class.
Perciò, riassumendo: l’agente è stato per poche ore a Torino, tra il pomeriggio di martedì e la mattina di mercoledì, poi l’hanno intravisto a Milano e il quadro già così è chiaro. Al pari dei nomi degli assistiti di Raiola, coinvolti in un intrigo che promette di non esaurirsi qui: Kean, Pogba, Donnarumma, De Ligt (con il quale c’è stato un pour parler), Romagnoli. Già, proprio il capitano del Milan. Nei salotti del mercato sono sicuri: Raiola ha parlato del difensore centrale rossonero ai dirigenti della Juventus. Gli stessi che non confermano nulla, ma insomma: siamo nel 2021 e anche se al J Hotel la squadra è in bolla, non serve necessariamente un faccia a faccia davanti a un caffè per scambiarsi impressioni e tracciare le prime prospettive sulla carta del mercato.
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