I soldi ci sono, ma vanno spesi bene. O, meglio, seguendo le linee guida dettate dal nuovo piano di sviluppo che, pur senza ancora l’aumento di capitale, ha iniziato a influire sulle strategie juventine da quest’estate. I soldi ci sono. Non tutti e 400 i milioni verranno investiti sul mercato, anzi… Ma una parte potrebbe essere effettivamente utilizzata per migliorare la squadra, visto che – coma ama ripetere il presidente Andrea Agnelli – il business principale della Juventus è e rimane il calcio (e in particolare le vittorie). La tendenza, tuttavia, è cambiata rispetto alla seconda parte del ciclo dei nove scudetti. Non più spese di una certa importanza per giocatori che sono troppo vicini ai trent’anni o li hanno addirittura superati.
Linea giovani
Diversa è la situazione se dovesse presentarsi la possibilità di acquistare un giocatore di grande talento e sotto i 25 anni. In quel caso il costo del cartellino, anche se fosse particolarmente oneroso, verrebbe approvato. L’esempio più immediato è quello di Dusan Vlahovic che a fine stagione lascerà con tutta probabilità la Fiorentina e la Juventus è pronta all’assalto, non certo spaventata da una richiesta di 50 0 60 milioni di euro, perché spenderli su un talento di 21 anni che nei prossimi tre o quattro anni potrebbe raddoppiare il suo valore può essere un investimento. E anche perché il suo apporto tecnico di altissimo livello non andrebbe ad appesantire il monte ingaggi.
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