Era arrivato alla Juventus a sorpresa, Weston McKennie, con un’accelerata improvvisa a un’operazione condotta sottotraccia, e accolto soprattutto dalla curiosità: primo statunitense nella storia della Juventus, proveniente da una squadra importante ma non di quelle continuamente sotto i riflettori, lo Schalke 04, pochi lo conoscevano. Lo stesso staff bianconero di lui aveva scoperto molto sul campo. Dalla posizione – inizialmente era uno dei due centrocampisti centrali, poi un esterno-trequartista – a certe abilità: «All’inizio non mandavamo McKennie a saltare sui corner, poi abbiamo scoperto che è molto bravo – rivelò Andrea Pirlo alla vigilia di Juventus-Roma il 5 febbraio -: ma senza amichevoli abbiamo dovuto vederlo in partita». E partita dopo partita il ventiduenne texano si è conquistato lo status di rivelazione, anche grazie ai 6 gol con i quali è stato il centrocampista bianconero più prolifico delle ultime tre stagioni. Nonostante questo, però, nelle ipotesi di Juventus 2021-2022 Texas Boy, come lo ha soprannominato Ronaldo, è sempre in seconda fila.
Come potrebbe risalire e conquistarsi un posto stabile? Intanto non è detto che debba farlo per essere protagonista. Perché, Allegri dixit due anni fa in un dibattito sulla leadership (ma soprattutto Allegri “fecit” sul campo): «I tre cambi determinanti che entrano e spaccano la partita per me sono tre titolari». Con cinque sostituzioni a disposizione il tecnico bianconero potrà sfruttare ancora di più la propria abilità nel decidere le partite con gli ingressi dalla panchina e McKennie potrebbe diventare proprio uno di quei titolari in più. Perché fra le qualità del texano c’è sicuramente la capacità di entrare in fretta in partita che, aggiunta alla duttilità tattica e alla sua abilità negli inserimenti offensivi, può renderlo un’arma preziosa da utilizzare a gara in corso. Non a caso metà dei sei gol segnati nella scorsa stagione li ha realizzati dopo essere entrato dalla panchina.
Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport