Un’estate da protagonista, la Juventus inizia a scoprire il vero Filippo Ranocchia. Il centrocampista classe 2001 è una delle rivelazioni tra le fila bianconere, dopo l’ottima stagione con la formazione Under 23 si è messo in grande luce anche nel precampionato agli ordini di Max Allegri: il bel gol contro il Monza nel Trofeo Berlusconi ma non solo, nel complesso prove di alto livello che hanno soddisfatto il tecnico e la società. E che gli sono valse la chiamata con i grandi per l’esordio in campionato, perché il giovane talento dovrebbe andare in panchina con l’Udinese per la prima di Serie A.
NO AL SASSUOLO – Prestazioni che hanno convinto la Juve a non sfruttarlo come pedina di scambio, nonostante la possibilità si sia presentata nell’affare più tormentato dell’estate. Il Sassuolo aveva indicato Ranocchia come contropartita gradita nell’operazione per portare Manuel Locatelli a Torino, più di Dragusin e Fagioli i cui nomi erano stati ipotizzati in precedenza. Ranocchia in neroverde, una suggestione durata poche ore perché la posizione dei bianconeri è rimasta ferma: il classe 2001 è troppo prezioso, vietato perderne il controllo.
IL PIANO – Niente addio a titolo definitivo, ma ora per Ranocchia c’è un arrivederci in arrivo. C’è bisogno di trovare continuità altrove per continuare il percorso di maturazione e ripresentarsi più pronto alla Continassa. Le soluzioni non mancano, il Cagliari (che con la Juve tratta Dragusin) aveva accarezzato l’idea, ma è dalla Serie B che sono arrivate tante chiamate per averlo in prestito per una stagione. E su tutte, spicca quella del Vicenza. Per il centrocampista il club veneto può essere l’opzione giusta per il prossimo step di carriera: i contatti vanno avanti e si riflette alla fine della prossima settimana, vista anche la probabile presenza in panchina con l’Udinese. Con una certezza: la Juve è convinta del potenziale di Ranocchia, è pronta ad aspettare la sua crescita.