L’attaccante così commentò il gol che regalò ai suoi un ormai insperato 2-2. L’Avvocato Agnelli: “Un grande gesto atletico che, da solo, vale il prezzo del biglietto”
Il mondo si rovesciò all’improvviso, il pomeriggio di domenica 4 dicembre 1983. Erano più o meno le quattro e mezzo quando un gesto fulmineo, figlio di una coordinazione che aveva del miracoloso, fece capire a tutti, a quelli che erano allo stadio Comunale di Torino e a quelli che trepidavano con l’orecchio incollato alla radiolina, che un’altra soluzione è sempre possibile, che il destino è nelle nostre mani (o nei nostri piedi, nelle nostre gambe, nella nostra testa…) e che c’è sempre tempo per raggiungere la salvezza, anche se ormai sta per scoccare il novantesimo minuto.