FIRENZE – Ancora scottata dal caso del mancato rinnovo di Vlahovic, la Fiorentina torna a chiedere maggiore attenzione dalle istituzioni calcistiche al ruolo dei procuratori. “Dieci proposte per un calcio sostenibile e regole più chiare per i procuratori” è infatti il titolo di una lunga nota apparsa nella mattinata di lunedì sul sito della società viola in cui si chiedere a Fifa, Uefa e Figc di cambiare alcune regole dell’attuale calciomercato, magari prendendo esempio dallo sport made in USA, che il presidente viola Commisso ed i suoi collaboratori conoscono bene “A differenza delle Leghe Sportive professionistiche “chiuse” degli Stati Uniti – si legge infatti in uno dei passaggi della nota – nelle quali le attività dei procuratori sono di gran lunga minori e regolamentate dai Commissioner delle Leghe Sportive (MLS, NFL, MLB, NBA e NHL) con operazioni che in generale non prevedono movimento di liquidità, in quasi tutto il resto del mondo i procuratori sono diventati i centri di potere del calcio, senza regolamentazione e trasparenza“. L’intervento della Fiorentina è rivolto soprattutto al calcio europeo: “In particolare [le nostre proposte] dovrebbero essere valutate e messe in atto in Europa – è l’avvertimento della dirigenza viola – dove il calcio è ormai all’ultima chiamata per ritornare uno sport sano e competitivo o rischiare il definitivo crollo nel fallimento generale“.
Le proposte
1. Un limite alla percentuale sul trasferimento: dove le commissioni ai procuratori non dovranno superare il 5% del valore di trasferimento del giocatore;
2. Un’unica commissione: il procuratore potrà avere il mandato da una sola delle parti, così come sarà pagata la commissione soltanto da una delle parti, preferibilmente dal Club acquirente;
3. Procure singole: in ogni trasferimento, il procuratore potrà rappresentare solamente il calciatore;
4. Un nuovo sistema di solidarietà per parametri zero: per tutelare le Società che, pur avendo investito nella formazione continua dei calciatori, vedono comunque andare via alcuni di essi a fine contratto e dunque senza che ci sia un corrispettivo di trasferimento pagato all’ultimo Club (parametro zero).In particolare questo meccanismo dovrebbe remunerare l’ultima Società con cui il giocatore aveva in essere il contratto portato a scadenza, utilizzando come base di calcolo: a) il valore del giocatore riconosciuto dal mercato b) il salario che il calciatore prenderà dalla nuova Società c) le eventuali commissioni pagate al procuratore con riferimento a tale accordo;
5. Solo le Società autorizzate a trattare: nel periodo di durata del contratto del calciatore, solamente il Club venditore potrà negoziare il prezzo del trasferimento con il Club acquirente, a meno che il Club venditore conceda per iscritto l’autorizzazione al procuratore del calciatore a partecipare alle trattative;
6. Durata dei contratti più lunga: la FIGC dovrebbe trovare una soluzione con la possibilità di prolungare i contratti dei calciatori almeno fino a 6 anni (5+1), come già avviene in Premier League (sebbene si ritenga opportuno considerare la possibilità che i contratti nell’ordine di milioni di euro possano durare fino a 10 anni);
7. Un limite alle commissioni: dove le commissioni ai procuratori sui contratti dei calciatori non dovrebbero superare il 3% della retribuzione lorda del calciatore;
8. Altre fonti di guadagno per i procuratori: che potranno incassare ulteriori commissioni da altri accordi da stipulare con i calciatori (come i diritti di proprietà intellettuale, i diritti mediatici o gli accordi di sponsorizzazione) purché questi non contravvengano agli impegni contrattuali tra il calciatore e il Club;
9. Camera di compensazione: per avere sotto controllo e tracciati i pagamenti effettuati a favore degli agenti;
10. Totale trasparenza: tutte le commissioni versate ai procuratori dovranno essere riferite su base annuale dai Club a FIFA, UEFA, FIGC (in Italia) e al Fisco nazionale.