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La Roma è pronta alla missione Ajax

ROMA – Il primo e l’ultimo della serie. RomaAjax è anche il confronto a distanza tra l’ex Stekelenburg e Pau Lopez. I due in comune hanno la Roma. L’olandese ha rappresentato il primo portiere dell’era Pallotta. Pau l’ultimo ma allo stesso il primo per i Friedkin. Entrambi discussi, domani molto della qualificazione alle semifinali di Europa League passerà dalle loro mani. Roma e Ajax sono due squadre offensive: il lavoro non mancherà. Lo spagnolo è stato decisivo già all’andata, parando il rigore a Tadic e superandosi in almeno altre 4-5 occasioni. Il 39enne olandese invece all’Amsterdam Arena è stato a guardare. Malinconicamente sugli spalti ha assistito alla papera colossale del giovane Scherpen che ha spianato la strada alla rimonta giallorossa.

Il ritorno

All’Olimpico, però, tocca nuovamente a lui. Uno stadio che è stato suo per poco tempo. E questo, nonostante il biglietto da visita fosse a dir poco lusinghiero. Maarten, infatti, si presentò come numero uno dell’Ajax ma soprattutto come l’estremo difensore dell’Olanda vice campione del mondo. A sceglierlo, Sabatini. Uno che di portieri se ne intende. Il rapporto qualità-prezzo (otto milioni bonus compresi) sembrava tra l’altro la migliore occasione per la Roma americana e di Luis Enrique che stava nascendo. Mai fidarsi però delle apparenze. Stekeleneburg si ambientò poco e non imparò mai l’italiano, non un dettaglio per chi deve guidare la difesa. Prime partite sufficienti, poi ricevette un colpo alla testa a San Siro da Lucio. Da quel momento in poi, il buio. Errori su errori, incertezze in serie a tal punto che con l’arrivo di Zeman finisce in panchina a favore del carneade Goicoechea

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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