Campione d’Italia con il Napoli nel ’90, il portiere-Superman contrasse il virus e diventò un “fantasma”. Morì a Bologna a 38 anni nel silenzio del mondo del pallone
Si moriva nel silenzio strisciante dei pregiudizi, tra maldicenze e cattiverie, stroncati da una malattia indicibile, che nessuno in quegli anni nominava, per paura e per vergogna. Si moriva di Aids, la forma conclamata del virus Hiv. Si moriva confinati nella solitudine con il peso di una colpa che non era tale, come avvenne per Giuliano Giuliani. Aveva trentotto anni, era stato un ottimo portiere con più di 200 presenze in A nella seconda metà degli anni 80 e al petto le stelle al merito dello scudetto e della Coppa Uefa, competizioni vinte con il Napoli di Maradona.