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La sveglia di Allegri, la ceramica di Gasperini

Erano quasi nove anni che la Juve in Champions League non segnava tre gol nel primo tempo ed era dal 2 marzo che non riusciva a chiudere una partita senza subire gol: bastano questi due dati per comprendere l’importanza della vittoria di Malmoe, decisamente tonificante dopo il disastroso avvio in campionato e l’unico punto raggranellato nelle prime tre giornate. Sia chiaro: sarebbe un errore pensare che tutti i problemi siano stati risolti d’acchito in Svezia, come se la falsa partenza stagionale dovesse essere minimizzata o, peggio ancora, cancellata.

Il primo a esserne consapevole è Allegri, tuttavia la sveglia che ha dato alla squadra ha funzionato. Oltre, naturalmente, al recupero dei grandi assenti al Maradona se è vero che rispetto alla partita in Campania, inizialmente Max ha presentato una formazione nuova per sei undicesimi. Dybala era atteso a una prova degna della sua classe e l’argentino ha risposto, coadiuvato da Morata che, Allegri lo ripete spesso, segna sempre gol pesanti. E come non sottolineare l’indispensabilità di Cuadrado: quando c’è lui in campo, è un’altra Juve. Il successo di Malmoe restituisce una parte della serenità perduta: per ritrovarla completamente, domenica il Milan capiterà a proposito.

Il debutto stagionale delle italiane in Champions è stato molto positivo: per merito della Juve e dell’Atalanta di ferro che a Vila-Real poteva vincere, ha rischiato di perdere, ma ha firmato un pareggio degno dell’EuroDea. Alla terza partecipazione consecutiva, Gasperini ha ripresentato una squadra in spolvero, nello stadio della Ceramica, la casa dei vincitori dell’ultima Europa League capaci di portare ai rigori il Chelsea campione d’Europa nella finale di Supercoppa. Dice bene Musso, superstar in Spagna: in Champions, tutto può succedere. Anche che CR7 perda contro lo Young Boys in un girone dove tutto può accadere. E dove l’Atalanta si divertirà molto.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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