ROMA – “Partirei dalla fine, abbiamo preso un pareggio in una partita bellissima. Zaccagni è stato trattenuto per un braccio, ci rimane l’amaro in bocca. Primo tempo in confusione, eravamo ancora malati dopo il disastro di Napoli. Poi la reazione, la rimonta e sembrava che la partita fosse morta. E al 99’ è arrivato il gol. Ci sono aspetti positivi e negativi. Esco soddisfatto dalla reazione, nel secondo tempo la squadra ha dimostrato voglia di fare e carattere. Nel primo tempo tanta confusione”. Mastica amaro Maurizio Sarri nel post partita tra la sua Lazio e l’Udinese, finita 4-4. Ai microfoni di Sky Sport ha commentato ancora: “La reazione non servirebbe, meglio trovare continuità nella determinazione, nelle motivazioni, nell’applicazione. Invece a volte siamo vuoti e scarichi. Giocare il giovedì può portare stanchezza, ma serve attivazione mentale. A volte ci spegniamo, mentre serve continuità. Abbiamo anche momenti in cui giochiamo da squadra, ma non lo facciamo con continuità purtroppo. Tanti errori nella fase difensiva, ma non vuol dire sbagli in difesa. Con quei gol in contropiede è colpa anche dei centrocampisti. Paghiamo ogni errore e una squadra che non ha solidità può diventare anche poco fortunata”.
Sarri e il mercato
“Siamo ad un punto in cui ci sono tante difficoltà. Ogni tanto sembra che certi concetti siano acquisiti, al match dopo no. Serve trovare certezze, non siamo ancora squadra nel vero senso della parola. Stasera ho visto i ragazzi più attivati, fatta confusione nel primo tempo perché impauriti da quello accaduto nelle ultime partite. La sensazione è che tutti ci credessero nel ribaltare la partita. Il mercato? Dipende da quello che vuole la società. Abbiamo bisogno di qualche operazione che può essere importante o un giovane. Qualcosa va fatto. Poi se lo faremo in due o tre mercati dipenderà dalla società”.