Immobile salva il Toro, squadra che di suo ottiene il punto decisivo con ben poco merito. Certo nel deserto è emersa l’oasi del palo colpito da Sanabria (26’ st), ma nel mezzo di una sfida controllata dalla Lazio, e che i biancocelesti hanno spinto per vincere soprattutto nella ripresa: al 38’ della quale il centravanti compagno di Belotti in Nazionale spedisce sul palo dagli undici metri. E un legno è pure centrato da Lazzari, all’ultimo secondo della partita. Segno del fatto che i padroni di casa avrebbero voluto vincerla, anche per dare a Filippo Inzaghi, allenatore del Benevento e fratello del Simone tecnico della Lazio, la possibilità di giocarsi la permanenza in A all’ultima giornata. Che invece adesso non ha più valore: il Toro è salvo, per quanto in vista dell’estate sia da ribaltare come un calzino, dalla società alla rosa.
Nicola sceglie Sanabria in coppia con Belotti, mentre a centrocampo insiste con Lukic e Rincon che sono ancora una volta in evidente difficoltà nello sviluppo del gioco, a maggior ragione in quelle due o tre occasioni nelle quali una miglior rifinitura avrebbe potuto produrre un’azione da gol. In difesa ben presto Nkoulou smarrisce sicurezza, per quanto la pressione biancoceleste non sia da gara della vita. Ridottissime le autentiche chance da gol, nel primo tempo: il pallonetto di Belotti al 21’ è del tutto velleitario, mentre più pericolosa, ma comunque a lato, è la conclusione di Muriqi al 26’. Dopo una mezza minaccia portata da Radu (38’), con Izzo ben piazzato – a differenza dei compagni di reparto – e in grado di anticipare Immobile, si arriva agli istanti finali della prima frazione, al fallo commesso dallo stesso centravanti su Nkoulou che ne vanifica la successiva stoccata del potenziale vantaggio.
Ripresa con la Lazio che aumenta il ritmo e già al 3’ va al tiro con Luis Alberto (Sirigu in angolo), mentre tra i granata a sfruttare in un paio di circostanze le ripartenze è Sanabria: al 16’ calcia addosso a Strakosha, al 26’ sfrutta un assist di Belotti, e una precedente interdizione di Singo su Lulic, e coglie il palo. In precedenza (20’) si registrano le legittime proteste della Lazio per un fallo di Ansaldi ai danni di Muriqi: niente di plateale, ma la spinta con il braccio sinistro c’è. Al 28’ è invece Lazzari, che da dentro l’area calcia sull’esterno della rete. Il finale è un assedio biancoceleste, con Sirigu al 36’ decisivo con una difficile parata su Escalante. Al 38’ la Lazio ha l’occasione migliore, per passare, ma Immobile indirizza sul palo dal dischetto del rigore. Punizione concessa questa volta molto generosamente per un leggero contatto tra Nkoulou e lo stesso Immobile. Non è finita qui, anzi: nei minuti di recupero prima arriva un tiro centrale di Luis Alberto, poi soprattutto, nel secondo finale dell’incontro, il palo di Lazzari. Ultimissima emozione di una gara che finisce 0-0, e che consegna ai granata quel punto vitale che serve per ottenere la salvezza.
LAZIO-TORINO, TABELLINO E STATISTICHE