MILANO – L’avventura di Christian Eriksen all’Inter è vicina ai titoli di coda. Il defibrillatore sottocutaneo impiantato al centrocampista danese dopo il malore accusato all’Europeo non consente al 29enne ex Tottenham di giocare a livello agonistico in Italia, dunque il suo futuro sarà altrove. Al di là della minusvalenza in bilancio (costato 27 milioni, Eriksen risolverà il contratto senza incassi per la società nerazzurra), la vicenda del calciatore ha stretto ancora di più il legame tra lui ed il popolo nerazzurro, che aspetta solo la possibilità di salutarlo come si deve. Probabilmente una delle prime gare casalinghe del prossimo anno sarà l’occasione giusta, di certo non la gara di mercoledì prossimo contro il Torino. Dopo un inizio stentato, con il poco spazio concessogli da Conte, Eriksen era riuscito ad entrare nei meccanismi dell’Inter, diventando uno dei protagonisti del successo nella scorsa stagione. Il suo futuro sarà altrove, forse nella natìa Danimarca, dove è consentito ai calciatori di scendere in campo con defibrillatori sottocutanei. Ma Eriksen riscuote apprezzamenti anche da Olanda ed Inghilterra, e starà a lui scegliere dove proseguire la sua carriera. Prima, però, c’è San Siro da salutare.
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