La cantante e conduttrice: “Razzismo, scandali e sessismo mi hanno allontanata. Totti mi incuriosisce. Mourinho? Il nome è un bel nome, ma prima vediamo i risultati…”
Innamorata della Roma ma non più del calcio di oggi, affascinata dalla filosofia del rugby, indignata da sessismo e razzismo e grata per aver incontrato un uomo come Zanardi. Fiorella Mannoia quando parla di sport va tutta di pancia, dà sfogo alla sua emotività, proprio come quando canta. Iniziamo l’intervista chiedendo delle passioni sportive e del perché sia tanto romanista. Lei non esita un secondo. “Ma non si fanno ‘ste domande… La squadra è la squadra. Si può cambiare tutto nella vita, non la squadra di calcio. Io ci sono nata romanista, ho frequentato tanto lo stadio, sono stata una tifosa di quelle con la sciarpetta, ma ultimamente seguo meno, anche perché sono impegnata con il mio programma (La versione di Fiorella su Rai 3, ndr) tre volte a settimana”.