MILANO – Il Milan primo in classifica (con il Napoli) riprende la sua corsa da Firenze, dove domani affronta una Fiorentina alle prese con tante assenze: “Diffido delle squadre che sembrano in difficoltà – dice il tecnico rossonero Stefano Pioli nella conferenza stampa della vigilia – è successo anche a noi e abbiamo trovato più energie e più determinazione. La Fiorentina ha una forte identità, chi gioca sa sempre cosa fare: domani ci sarà un avversario molto difficile”. interpellato su Dusan Vlahovic, Pioli non nasconde la sua stima nei confronti dell’attaccante della Fiorentina: “E’ cresciuto tantissimo, l’ho allenato e faceva già vedere di essere bravo. E’ un attaccante molto forte“. Anche il Milan è alle prese con qualche assenza: “La squadra sta bene. Sono dispiaciuto per Calabria, che mancherà per qualche partita. Rebic stava molto bene: nella partitella di oggi, dopo un colpo di tacco, ha sentito una fitta e non sarà della gara domani. I nazionali, a parte Calabria, sono tornati bene. Chi va in nazionale è un professionista forte, maturo; già ieri, al primo allenamento insieme, ho visto molta attenzione e partecipazione, capacità di ributtarsi dentro la nostra situazione. Mi sento di poter dire che ci siamo preparati bene. Leao? Ha giocato poco col Portogallo, ha ricaricato le pile. L’ho visto molto bene sia ieri che oggi, è pronto per fare il suo contributo“.
Pioli: “Gara speciale con la Fiorentina”
Per Pioli, ex calciatore e allenatore della Fiorentina, tornare a Firenze è sempre speciale: “Ero un allenatore più giovane, con meno esperienza, che ha approfittato di ogni situazione per crescere. Non sarà mai una partita normale per me, sia per il ricordo della città che per quello di Astori. Quando torno a Firenze è sempre più vicino“. Sulla concentrazione dei suoi ragazzi non ha dubbi: “I miei giocatori sanno cosa andremo ad affrontare. È un momento importante del campionato. Ci sono delle partite che pesano, la partita di domani pesa tanto: ci siamo preparati bene, siamo motivati, concentrati e determinati. Il nostro obiettivo è cercare di comandare le partite. Dovremo essere molto lucidi nella gestione della palla, veloci nello smarcamento e molto efficaci nelle situazioni che si verranno a creare“.
Pioli e il dilemma Giroud-Ibrahimovic
Pioli poi si sofferma su altri singoli: “Kessié l’ho visto bene. Nel derby la sua prestazione è stata giudicata solo per l’episodio del rigore, in cui poteva certamente fare meglio, ma poi ha fatto bene. E’ tornato bene, a centrocampo stanno tutti bene. Poi deciderò chi far giocare“. L’allenatore del Milan poi prova a spiegare con quale criterio sceglie la punta, tra Giroud e Ibrahimovic: “La prima valutazione è la condizione, gioca chi sta meglio. Poi ovviamente scelgo in base anche agli avversari, cosa che faccio per ogni ruolo. Fino a ieri avevo due giocatori per ruolo, potevo chiudere gli occhi e scegliere, poi però si è fermato Rebic. In difesa ora Kalulu e Florenzi si giocano il posto“. Dell’ex romanista aggiunge: “Non l’ho schierato terzino perché Calabria e Kalulu stavano facendo molto bene, mentre davanti serviva uno per Saelemakers. Florenzi è un giocatore molto intelligente, sta crescendo molto, ma credo che ancora il suo minutaggio non sia ancora così completo”.