MILANO – Dusan segna e riflette. Presente e futuro si intrecciano per Vlahovic che, da vera rivelazione, può sognare in grande e porsi degli obiettivi: «La carriera di un calciatore dura 15-20 anni, quindi voglio raggiungere il massimo livello e rimanerci fino alla fine della mia carriera. Non vorrei avere rimpianti». Tutto può ancora accadere: la Fiorentina cercherà di accontentarlo per farlo prolungare, ma non sarà semplice e la questione non è solo economica. Ci sono da considerare le ambizioni dell’attaccante che scade nel giugno 2023 e per il presidente Commisso convincerlo a rinnovare e rimanere a Firenze è una vera sfida.
“Ibra? Onorato di aver fatto più gol di lui”
Il telefono del suo procuratore Ristic che è a Firenze in questi giorni, è incandescente da mesi. In Premier si sono interessati a lui i top club, così come in Spagna e naturalmente in Italia dove c’è la Roma di Mourinho ma da tempo in cima alla lista pure il Milan. «Futuro all’estero? Non si sa mai. Forse domani succederà – dice Vlahovic – o forse rimarrò per tutta la mia carriera in Serie A». Niente è deciso e intanto lui guarda ai grandi campioni dello sport, come punti di rifermento: «Dovrebbero essere seguiti i buoni esempi. Ronaldo, Brady, James e altri hanno fatto carriera con tanti sacrifici, non si arrendono mai, sono ai massimi livelli e vogliono restarci il più possibile». L’attaccante a Meridian Sport parla poi di Ibrahimovic: «Gli infortuni gli hanno impedito di aiutare ancora di più il Milan. È difficile confrontarti con questi giocatori e metterti alla pari con loro, sono calciatori di livello mondiale, sono onorato di aver segnato più gol di lui» […]
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