MILANO – Anche se messa in preventivo fin dal giorno del sorteggio in agosto, tutt’altro che fortunato, l’eliminazione del Milan dalla Champions League si porta dietro tutta una serie di considerazioni, dentro e fuori dal club. All’esterno, ad esempio, si è sottolineato in maniera impietosa la differenza dei valori in campo. Il Liverpool è apparso nettamente più forte e per capire come diventare più competitivi in Europa, ci sarà tempo nei prossimi mesi. Ma fin da subito questa eliminazione porterà alcune conseguenze che sono chiaramente i 20 milioni di mancato incasso tra biglietti e bonus Uefa. Quindi cambiano le strategie rossonere. Da tempo il Milan si chiedeva se fosse il caso di rafforzare il reparto avanzato con un nuovo attaccante: Giroud ha troppi acciacchi, Pellegri è troppo acerbo, mentre Ibra ha dimostrato di non avere le gambe per giocare da titolare anche in Champions. Ecco, a questo punto, uno sforzo in questo reparto non risulta più necessario, per ovvie ragioni. Al contrario, sarà vitale sfoltire la rosa, almeno di quegli elementi che a questo punto, non potrebbero servire nemmeno per qualche turn over in campionato o in Coppa Italia. Ci sarà però da ritornare sul capitolo difesa, dopo l’infortunio di Kjaer. In chiave low cost, crescono le quotazioni di Caldara, attualmente in prestito al Venezia.
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