Sulla bufera Superlega che in queste ultime settimane sta scuotendo il calcio europeo è intervenuto anche l’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti. “È antipatico dirlo, ma io non avrei firmato. Una cosa simile mi era stata paventata anni fa da un gruppo di nuovi manager che stavano studiando la cosa, ma la trovavo troppo privilegiata, una cosa che esagerava” ha detto a Deejay Football Club.
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Moratti e l’arrivo di Mourinho alla Roma
Tanti gli argomenti di discussione. Uno su tutti l’arrivo di José Mourinho a Roma: “Non so se sia cambiato negli anni, lui ha una grande esperienza e un carattere sempre uguale. Un po’ cambia il calcio e bisogna adattarsi, lui ha trovato squadre che non avevano mezzi all’altezza delle sue ambizioni. Però è talmente divertente l’idea del suo ritorno in Italia… Mi ricordava molto Herrera prima di prenderlo: le sue dichiarazioni erano simili a quelle di Herrera. Lui ha la possibilità di far bene senza dover arrivare al top: sarà sorprendente il fatto di quello che farà. Mi diverte pensare al suo arrivo, non alle polemiche ma a quello che dirà”.
Moratti: “Mourinho come Conte”
“La sua figura combattiva è per l’esterno, nello spogliatoio ha una professionalità esemplare – ha proseguito su Mourinho – In un derby col Milan ci buttarono fuori Sneijder nel primo tempo, sembrava che la squadra fosse nei guai: io pensavo di trovare qualcuno che parlasse male dell’arbitro in spogliatoio, invece c’era silenzio e un uomo calmissimo che diceva cosa fare e che avremmo sicuramente vinto. Aveva calmato tutti mettendoli in condizione di giocare senza vittimismo. È molto professionale: lui spiega molto la squadra avversaria, è molto simile a Conte. Sono lavoratori terribili”.