ROMA – José Mourinho non allenta la tensione, nonostante una Roma prima in classifica e reduce da 6 vittorie consecutive nelle prime gare ufficiali della stagione. Domani alle 18 i giallorossi sono attesi dal match sul campo del Verona, che ha appena cambiato allenatore, affidandosi a Igor Tudor. Lo Special One inizia l’analisi del momento della sua Roma, partendo dal 5-1 di giovedì al Cska Sofia, che non lo ha soddisfatto totalmente: “Sarebbe troppo facile per me dire che siamo stati perfetti dopo un 5-1. Non voglio andare in questa direzione con la mia squadra. Per ogni gara analizziamo quello che facciamo bene e quello che sbagliamo. Non mi aspettavo così, ma potevamo fare meglio dal punto di vista della qualità del gioco”. In vista delle elezioni per il sindaco di Roma, Mourinho viene sollecitato sulla necessità di uno stadio di proprietà per il club giallorosso: “Prima di tutto io sono allenatore. Faccio quello che mi piace fare, che amo fare. Non voglio essere niente di più di questo. Un allenatore con un legame speciale con il club, i tifosi, la proprietà, ma sempre allenatore. Ovviamente avere lo stadio di proprietà è positivo per una società. Ho letto con grande soddisfazione quello che la signora Raggi dice della Roma, soprattutto quando parla dei proprietari. Sente grande rispetto. Si vedrà nel futuro. Ma io sono allenatore”.
“Nessun problema con Villar”
Interrogato sulle condizioni di Viña e Mkhitaryan in vista del Verona, Mourinho risponde: “Hanno due piccoli problemi e con la qualità della gente che lavora, abbiamo gente di qualità tremenda e mi aspetto di vedere cose positive e per questa ragione sono in attesa di capire se siano disponibili“. Poi parla di Villar, relegato tra i rincalzi: “L’anno scorso giocava spesso e quest’anno di meno, che posso dirvi? Fonseca aveva una visione di calcio diversa dalla mia, il prossimo allenatore della Roma avrà idee diverse e magari chi è supertitolare con me non lo sarà con il prossimo, non ho problemi con lui. Magari il suo problema è che Cristante e Veretout stanno giocando molto bene ed è una cosa buona per la squadra, non ha senso parlare di chi gioca o no, come hai visto abbiamo cambiato tanto giovedì in Conference League perché ci fidiamo di tutti“. Anche Borja Mayoral sta giocando pochissimo: “La Fifa dice che non si può giocare in 12. Sto scherzando, a Borja non manca nulla, lavora tantissimo e hai ragione quando dici che ha giocato solo 16 minuti e devo solo ringraziarlo perché è un fantastico professionista e posso dire che sarà importante per lui. Mi piace di più oggi che due mesi fa, mi piace veramente. Abraham sta molto bene, così come Shomurudov e possiamo giocare con due punte. Nell’ultima partita li ho schierati insieme perché possiamo farlo, con il Sassuolo negli ultimi 20 minuti abbiamo giocato con due punte ma non possiamo farlo senza avere un’alternativa in panchina. Borja è freddo davanti la porta, fa gol però mi piacciono anche Abraham e Shomurodov, è ovvio che Borja voglia di più, ma il suo momento arriverà“.
Mourinho: “Non reintegro Santon”
Le tante assenze tra i terzini non porteranno al reintegro di Santon: “No. Ho pensato a Tripi che andrà convocato con noi e se domani abbiamo qualche problema, Tripi ha fatto la prestagione con noi, ha giocato tante partite con noi, ha imparato il nostro modo di pensare ed è un ragazzino intelligente che può giocare in ogni posizione difensiva. Non ha esperienza, ma ha un cuore super romanista e con intelligenza per poter giocare. Non penso al rientro né di Santon, né di altri giocatori che non sono con noi. Possiamo giocare a 3 o a 4, non lo abbiamo fatto ancora ma non posso dire che non lo faremo. E’ una situazione aperta, tante squadre in Serie A ci giocano e se in qualche partita pensiamo che sarà il modo migliore per vincere la partita lo potremo fare“.
Tuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora