Lo scorso 11 marzo la Dispute Resolution Chamber (DRC) della Fifa ha deliberato su due contenziosi intentati dal Real Betis Balompié al Napoli e relativi al trasferimento di Fabián Rúiz.
Il club spagnolo ha avanzato la pretesa che il Napoli gli pagasse il premio di formazione (training compensation LEGGI QUI) per 595mila euro e il contributo di solidarietà (LEGGI QUI) per 1,275 milioni di euro, entrambe le somme maggiorate del 5% a titolo di interessi di mora. La prima richiesta della società andalusa è stata respinta mentre la seconda è stata quasi totalmente accettata. La DRC della Fifa ha così stabilito che il Napoli deve pagare al Betis 1.197.947,37 euro più il 5% annuo di interessi a partire dal 13 agosto 2018 e fino al giorno in cui il versamento sarà effettuato.
CLAUSOLA RESCISSORIA – Nei due documenti vengono ricostruiti per sommi capi i termini della vicenda. A febbraio 2018 Fabián Rúiz ha firmato un rinnovo di contratto col Betis, scadenza 30 giugno 2023 e clausola rescissoria da 30 milioni di euro. Passano pochi mesi e a luglio 2018 quella clausola viene pagata. Il centrocampista spagnolo approda al Napoli dove adesso conduce la quarta stagione consecutiva. Fin qui, dunque, un’ordinaria vicenda di mercato. Che però prende un risvolto inatteso quando il 5 agosto 2020 il Betis presenta una denuncia alla Fifa per richiedere che il Napoli paghi premio di formazione e contributo di solidarietà. Dal canto suo la società di Aurelio De Laurentiis sostiene che la cifra di 30 milioni di euro pagata a titolo di clausola rescissoria comprende già quelle voci. Ma in punto di diritto si tratta di stabilire se i due versamenti siano dovuti in presenza di un trasferimento che avviene per pagamento di clausola rescissoria anziché al termine di una transazione.
NO COMMENT – La decisione della DRC va nella direzione di considerare che il premio di formazione debba essere considerato compreso all’interno della clausola rescissoria. Non altrettanto si può dire del contributo di solidarietà, che va corrisposto. Dunque secondo la Fifa il club spagnolo ha diritto a percepire quella somma. Al Napoli erano stati dati 45 giorni di tempo per ricorrere in appello. In mattinata Calciomercato.com ha contattato l’ufficio comunicazione del Napoli per chiedere se l’appello sia stato presentato. La risposta è stata un no comment.