Altra tegola in casa Napoli: l’infortunio di Faouzi Ghoulam pesa e anche tanto, specialmente per il giocatore che in pochi anni si ritrova alla terza rottura del crociato. Un ennesimo infortunio e sempre della stessa natura, davvero troppo! E proprio su questa recidività dell’algerino si è espresso l’ex medico della SSC Napoli, Alfondo De Nicola, ai microfoni di Radio Marte durante Si Gonfia la Rete.
Infortunio Ghoulam, l’ex medico della SSC Napoli: “Rottura prevedibile”
(Getty Images)
Di seguito l’intervista dell’ex medico della SSC Napoli, Alfonso De Nicola:
“Ho visto la partita e ho notato che Ghoulam è uscito molto sconsolato. Ma lui è un ragazzo fortissimo, io mi auguro che ripeta la prima riabilitazione perché nei primi due mesi era pronto. Mariani disse che non aveva mai visto una cosa così e di farlo correre, io gli dissi che era troppo poco tempo. Poi ci fu una frattura della rotula, non so a cosa fu dovuta ma poi ha giocato un campionato intero con Ancelotti e pensavo tra me e me che forse era il caso di fermarlo, cosa che poi non fu fatta. Il nostro vero lavoro è riuscire a capire perché quando ti rompi un crociato hai la possibilità altissima di rompere l’altro. Facciamo l’ipotesi che Ghoulam abbia eredito dai suoi familiari, oltre alle doti di corsa, anche una debolezza costituzionale di certi legamenti. Allora è chiaro che se se ne rompe uno poi si rompe anche l’altro, com’è successo a Milik”.
Sulla recidività della rottura dei crociati
“Io ho avuto tanti calciatori che dopo il primo crociato hanno recuperato anche il secondo, recuperando anche meglio. Ghoulam ha avuto anche le fratture di rotula successiva e quella è una cosa che lascia un po’ perplessi. Io non credo che ci sarà lo stesso iter anche a questo ginocchio. La rottura del crociato di ieri è una rottura che non è facilissima da prevedere ma si può prevedere. Quando lo facemmo operare al primo ginocchio io dissi al dottore di controllare anche l’altro ginocchio. Io vorrei capire sempre il perché, potrebbe esserci anche una causa diversa tra un ginocchio e l’altro”.