NAPOLI – Fino al 94’ del match col Cagliari, il Napoli era padrone del suo destino in Champions e dovevano essere le altre formazioni seconde in classifica a sperare che gli azzurri avessero più di un passo falso nelle ultime 4 giornate di campionato. Invece no, perché la zampata disperata di Nandez ha frenato le ambizioni partenopee. Il gol del centrocampista uruguaiano, ma anche qualche defaillance degli azzurri: la squadra è sembrata stanca, come se la poderosa rimonta dal settimo posto del 21 febbraio (4-2 per mano dell’Atalanta) ed il primo assaggio d’estate, avessero fiaccato un bel po’ di calciatori del Napoli. Fabian Ruiz, Zielinski, ma anche Lozano ed Insigne sono crollati di botto ad un quarto d’ora dal termine ed i loro sostituti (Mertens, Elmas e Politano) non hanno garantito quelle ripartenze sulle quali Gattuso aveva puntato per affondare i sardi totalmente sbilanciati con tre punte pesanti quali Pavoletti, Cerri e Simeone.
Osimhen sì
Allo stadio Picco tornerà dal primo minuto Osimhen, che ieri ha voluto tranquillizzare tutti i suoi fan sui social, dopo i tre punti di sutura ricevuti sul capo per la ferita che lo aveva costretto a lasciare il campo a 15’ dal termine. E ci sarà anche Koulibaly, rimasto in partita stringendo i denti, nonostante i crampi di cui mai in precedenza aveva sofferto.
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