Dopo i 10 presi nelle pagelle transoceaniche citate da Spalletti alla vigilia, si merita un altro bel voto per la parata decisiva a tu per tu con Brekalo sullo 0 a 0: il granata non angola, ma lui è bravissimo a chiudergli lo specchio.
Di Lorenzo 6.5
Esterno con vocazione offensiva, punge parecchio e origina il rigore. Nella ripresa, dopo il gol annullato, cala e patisce Aina.
Rrahmani 6.5
Controllo adeguato di Sanabria, in compartecipazione. E poi di Belotti.
Koulibaly 7
Dirige il reparto con la solita personalità. E con classe va anche a lavorare più di un pallone alto. A momenti segna pure, ispirato da Anguissa.
Mario Rui 6
Soffre le discese di Singo. Più che altro contiene, incide poco.
Anguissa 7
Un gigante nel moto perpetuo tra mediana e trequarti, svariando con costrutto, aprendo varchi, disegnando trame. E combattendo il giusto.
Fabian Ruiz 6
Perno delle ripartenze e delle geometrie, è solerte e onnipresente, ma non brillante.
Zielinski 6
Sostanzioso. Gran invenzione su punizione, per il fallo da rigore su Di Lorenzo.
Mertens (26’ st) 6.5
Rieccolo. La sua classe rifulge in quella discesa palla al piede, duettando coi compagni: l’azione del gol.
Politano 6
Ha il pungiglione carico, quando crossa. Ma non va oltre.
Lozano (14’ st) 6
Un lampo, un palo in diagonale.
Juan Jesus (44’ st) ng
Osimhen 6.5
Una forza della natura: imperioso nelle progressioni, impreciso nel primo tempo, poi volpino sul gol (8° in stagione). Mezzo voto in meno, però, per 2 o 3 sceneggiate poco sportive: peccato.
Insigne 4.5
Si vede solo per come sbaglia dagli 11 metri: rigore debole e poco angolato (3° errore su 5 in questo campionato). E poi s’impalla definitivamente.
Elmas (26’ st) 5.5
Si nota solo per il rimpallo fortunato di schiena che crea il gol.
All. Spalletti 6.5
Napoli potente, ma poco fantasioso. Che fatica: le prova tutte con le sostituzioni. Record: 8 vittorie su 8, come Sarri.