Gambe pesanti e poca lucidità: il rosso in Champions è la conferma del difficile momento dell’ivoriano, che ha la media voto più bassa della rosa. L’anno scorso era stato il migliore
Quando succedono cose che non dovrebbero succedere, di solito è buona norma mettere in pratica il vecchio detto dei panni sporchi da lavare in famiglia. E cioè: difesa pubblica (di qualcuno o qualcosa), ma allo stesso tempo analisi schietta fra i quattro muri di casa. Come nel caso di Franck Kessie. Il Milan, a parte la frecciata sarcastica di Gordon Singer, non commenta apertamente le nefandezze dell’arbitro turco Cakir, ma sono evidenti il malumore e il disappunto non solo per il rigore regalato all’Atletico, ma anche per il rosso a Kessie. Apparso frettoloso ed eccessivamente severo, oltre a non essere in linea con le decisioni prese dal fischietto in altri frangenti simili lungo la partita. E questa è la parte, doverosa, in cui Franck viene in qualche modo assolto dal misfatto.