TORINO – Due volte a un soffio dal trionfo europeo Under 17, con la sua Italia battuta solo in finale dall’Olanda nel 2018 (ai rigori) e nel 2019, una volta a due passi dalla finale del Mondiale, sempre Under 17, con i suoi azzurri eliminati ai quarti dal Brasile padroni di casa e poi campione. Carmine Nunziata, oggi ct dell’Italia Under 19 che l’8 agosto si ritroverà per cominciare a preparare la prima fase dell’Europeo in programma a ottobre, di talenti ne ha cresciuti e ne ha affrontati a decine. Tra quest’ultimi, proprio in quel quarto di finale del Mondiale 2019, anche l’ultimo colpo del mercato bianconero: Kaio Jorge. Studiato come i suoi compagni per preparare la partita, seguito con attenzione durante i 90 minuti.
Nunziata, che ricordo ha di Kaio Jorge?
«In quel Brasile era sicuramente uno dei giocatori più importanti. Bravo tecnicamente, bravo a fare da punto di riferimento e a giocare con la squadra. Intelligente nel muoversi, sia incontro che in profondità. E ricordo che era anche un giocatore generoso. Sicuramente un calciatore forte».
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Le sue caratteristiche più spiccate?
«Buona tecnica, una bella gestione della palla, un bel dribbling soprattuto con il destro».
Il ruolo?
«È una prima punta che sa giocare con i compagni, che lega bene il gioco. Un punto di riferimento in grado di giocare di sponda per poi scattare in profondità: dà e va. È un vero regista avanzato, che attacca bene la porta».
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