Juve carica
“Quanto si dice sulla Superlega non influirà – assicura Andrea Pirlo -. Il nostro obiettivo è guadagnare la qualificazione sul campo”. Qualificazione ripresa per i capelli a Udine, con la rimonta firmata da Cristiano Ronaldo che può trasformarsi in una spinta in più: “L’abbraccio dopo il 2-1 è stato importante ed è stato importante che sia stato Cristiano il simbolo della rimonta, dopo le critiche. L’esultanza testa a testa con Baronio è segno di un ottimo rapporto, che Cristiano ha con tutti. Quell’abbraccio è il simbolo del gruppo coeso nell’inseguire l’obiettivo. Ha dato grande entusiasmo, anche quando siamo rientrati negli spogliatoi tutti erano contanti, ci ha dato lo slancio per un finale di stagione da protagonisti”. A proposito di protagonisti, Pirlo aveva aperto la conferenza con i “complimenti alle Women di Rita Guarino che hanno vinto il quarto Scudetto consecutivo”.
Grande sfida
Scudetto per cui all’andata lottavano anche Juve e Milan, ma ormai svanito da tempo. La delusione, però, non rovinerà la sfida: “Sarà una partita aperta, perché alle due squadre piace attaccare e pressare alto. Credo sarà una bella partita. A San Siro avevamo fatto una buona gara nonostante le assenze per il Covid che colpirono all’ultimo noi e il Milan. La affrontammo bene e con grande motivazione, come del resto abbiamo fatto sempre nelle grandi partite. È nelle altre che abbiamo avuto problemi. Ma per domani sono fiducioso, ho visto la squadra sul pezzo”. Di certo sono sul pezzo Ronaldo e Ibrahimovic: “Uno è capocannoniere, l’altro è fondamentale per il Milan. Che dominino alla loro età non credo sia un problema per il calcio italiano. Di certo non lo è per le squadre in cui giocano perché sono valori aggiunti”.
Panchina arma in più
Per limitare Ibra, e non solo, Pirlo avrà l’imbarazzo della scelta: “Per fortuna abbiamo tutti a disposizione e avrò ampia scelta. Abbiamo quattro centrali perché è rientrato anche Demiral, due sono in diffida e anche quello potrà incidere”. I due sono Bonucci e De Ligt ed è probabile che sia il primo a partire in panchina, con l’olandese e Chiellini a lottare con lo svedese del Milan. Lo svedese della Juve, invece, potrebbe essere una delle armi da usare a gara in corso, come il McKennie su cui Pirlo svela un retroscena: “Kulusevski sta bene e ci sarà spazio per tutti, i cinque cambi sono fondamentali a fine stagione. Anche McKennie sta bene ed è dimagrito: cosa che gli abbiamo messo in testa da tempo perché deve essere un professionista al 100 per 100. È molto migliorato da questa estate”.
Fiducia a Szczesny
Sicuri titolari Szczesny e Rabiot: “Szczesny è sereno, capita a tutti di sbagliare. Giocherà dall’inizio, lo stesso Rabiot. A Udine gli avevo dato un turno di riposo perché in settimana lo avevo visto stanco, ma è entrato con lo spirito giusto, dando l’esempio di come deve essere l’atteggiamento di chi entra”. E che dovrà avere uno fra Dybala e Morata, visto che anche lo spagnolo “sta bene ed è a disposizione”. Come Chiesa, il cui impiego dall’inizio sarà valutato tra oggi e domani.
Donnarumma top
Pirlo rimanda, infine, il tempo dei bilanci: “Non è ancora il momento. Dobbiamo pensare alle partite da giocare in campionato e alla finale di Coppa Italia”. Dei bilanci e del mercato, anche se uno dei nomi caldi se lo troverà davanti domani sera: “Donnarumma non è un problema mio, è un giocatore del Milan. Di certo è uno dei primi cinque portieri al mondo e gli faccio i complimenti per quello che sta facendo”.