Era il 14 settembre 1986, Silvio aveva salvato il Milan dai debiti ma nel debutto da presidente a San Siro arrivò il k.o. con l’Ascoli. Poi l’addio a Liedholm, l’interregno Capello e la trionfale epopea di Sacchi
Al giornalista della Rai che lo pressa in tribuna, il Franco Costa celebre per il cappello a tesa larga e per essere da anni l’ombra di Gianni Agnelli al Comunale di Torino; Silvio Berlusconi – esibendo a favore di telecamera il più televisivo dei sorrisi – confida che sta vivendo quella domenica come “il primo appuntamento d’amore”. E’ sinceramente emozionato. E quando – più tardi – vede la parabola del tiro del centravanti dell’Ascoli Massimo Barbuti beffare il portiere del Milan Giovanni Galli e finire in porta, si gira verso i suoi vicini di posto – c’è il nuovo a.d. Adriano Galliani alla sua sinistra – e li tranquillizza: “Ora pareggiamo, manca un sacco di tempo”.