I numeri feticcio che le star non vogliono cambiare. Però a volte devono, e…
Senza star qui a tirare fuori la solitudine dei numeri primi (lo è oggi CR- non più 7 ma qualcos’altro), da che mondo è mondo i campioni dello sport – quando si tratta di scegliere/cambiare il numero di maglia – ondeggiano tra la Sindrome Marylin Monroe e il Teorema Mike Bongiorno. Spieghiamo: la Sindrome Marilyn Monroe è quella dello Chanel, ovviamente numero 5. Marilyn, cosa indossi per andare a dormire? “Solo due gocce di Chanel N. 5”. Specificò il numero, e il profumo divenne iconico. Avesse detto Chanel e basta non sarebbe stata la stessa cosa. Quel profumo era lei, nessun’altra. Quindi immaginiamo che a Cristiano Ronaldo oggi girino parecchio. Il Teorema Mike Bongiorno è quello del “Lascia e raddoppia”, che spesso innesca le motivazioni dei calciatori. Non mi danno il 9? Prendo il 18 (Zamorano, 1+8 ai tempi dell’Inter costretto a piegarsi alla volontà di Ronaldo il Fenomeno). Oppure: il 9 non è libero? Prendo il 99, stavolta Ronaldo il Fenomeno ai tempi del Milan (il 9 ce l’aveva Pippo Inzaghi, guai a levarglielo). È un raddoppio per modo di dire, ma i calciatori hanno bisogno di semplicità, lo sappiamo.