L’ex c.t. azzurro: “Allenavo il Parma: vincemmo a Verona 2-0, ma non provai emozione. Capii che ero arrivato al capolinea e non avevo più nulla da dare. Cesare è un uomo sensibile”
Chiamatelo ombra, stress, angoscia. Chiamatelo come volete. È un momento che, prima o poi, nella vita capita. Arrigo Sacchi lo ha attraversato nel 2001. E ora ricorda.