GENOVA – Con un roboante 4-0, il secondo consecutivo dopo quello inflitto all’Udinese alla Dacia Arena, il Napoli espugna anche il Ferraris di Genova contro la Sampdoria e prosegue la propria marcia, in testa alla classifica a punteggio pieno a quota 15 dopo 5 partite. Il successo azzurro è frutto della doppietta di Osimhen (10′ e 50′) e delle bellissime reti di Fabian Ruiz (39′) e Zielinski (59′). I blucerchiati di D’Aversa, che restano fermi a 5 in coabitazione con la Juve, si vedono annullare per fuorigioco il gol dell’1-4 di Candreva (73′).
Le scelte di D’Aversa e Spalletti
Reduce dal brillante 3-0 inflitto all’Empoli, D’Aversa affronta tra le mura amiche del Ferraris il Napoli a punteggio pieno in classifica: in porta c’è Audero, linea a quattro di difesa composta da Bereszynski, Yoshida, Colley e Augello, con Candreva, Silva, Thorsby e Damsgaard a centrocampo e Caputo-Quagliarella coppia offensiva a completare il 4-4-2. La risposta di Spalletti è affidata a un 4-2-3-1 con Ospina tra i pali, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui nel pacchetto arretrato, Anguissa e Fabian Ruiz in mediana e il terzetto Lozano-Zielinski-Insigne a supporto di Osimhen.
Osimhen-Fabian Ruiz: Samp-Napoli 0-2 al 45′
Il Napoli parte fortissimo e il giro palla azzurro fa saltare gli schemi blucerchiati. Già al 7′ Osimhen va ad un passo dal vantaggio, ma si lascia ipnotizzare in extremis da Audero, ma l’appuntamento col gol è rimandato di appena tre giri di lancetta: è soltanto il 10′, infatti, quando l’attaccante nigeriano, che chiede l’uno-due a Insigne, batte il portiere italo-indonesiano scuola Juve con un destro al volo. La Samp prova a reagire immediatamente, ma se l’iniziativa personale di Candreva è sventata da un’ottima chiusura in angolo di Koulibaly (13′), sulla botta da fuori di Adrien Silva serve un vero e proprio miracolo di Ospina (19′), che si ripete sul colpo di testa di Yoshida sugli sviluppi del conseguente corner (20′). Al 22′ l’estremo difensore colombiano è ancora protagonista, stavolta sul potente tiro di Candreva da posizione defilata. Dopo la sfuriata doriana, i ragazzi di Spalletti hanno la potenziale occasione del ko al 33′, ma Osimhen controlla male da due passi e Colley salva. Al 35′, invece, nuova ghiottissima opportunità per i padroni di casa, ma Candreva, dal limite, calcia clamorosamente alto. Il tiro a giro di Insigne al 38′ fa da prologo però al raddoppio del Napoli: pochi secondi più tardi si prende la scena Fabian Ruiz con un piattone mancino al ferro che non lascia scampo ad Audero.
Ancora Osimhen, poi Zielinski: 4-0 Napoli, crolla la Samp
Si riparte senza cambi, ma Rrahmani alza bandiera bianca quando è passato solo un minuto e mezzo dall’inizio della ripresa: al suo posto Spalletti manda in campo Manolas, che ripaga la fiducia con un bell’intervento difensivo pochi secondi dopo il suo ingresso. Al 50′, invece, il piattone di Osimhen su assist di Lozano fa calare il sipario al Ferraris: 3-0 Napoli. D’Aversa si gioca le carte Torregrossa ed Ekdal per Quagliarella ed Adrien Silva, ma la formazione ospite, inarrestabile, dilga al 59′: nuovo decisivo suggerimento dell’esterno messicano e splendido drop di Zielinski, che sigla così il poker. L’ultimo ad arrendersi in casa Samp è Candreva che, sulla stessa falsariga del primo tempo, cerca invano fortuna dalla distanza (63′), mentre sul rovesciamento di fronte è Osimhen a divorarsi la tripletta a due metri da Audero (64′). Il tecnico degli azzurri concede minutaggio ad Elmas e Politano, in luogo del polacco autore del 4-0 e di Insigne, l’omologo blucerchiato inserisce Depaoli ed Askildsen per Bereszynski e Thorsby, mentre la giornata no di Candreva prosegue al 73′, quando si vede annullare da Doveri per fuorigioco la rete dell’1-4, e al 75′, quando trova l’ennesima opposizione di Ospina. A 8′ dal termine, quindi, Spalletti fa tirare il fiato anche a Lozano ed Osimhen, gettando nella mischia Petagna ed Ounas, ma all’83’ è Mario Rui a fallire il pokerissimo con un impreciso controllo nei pressi dell’area piccola. Dopo l’avvicendamento in casa doriana Caputo-Ciervo (all’esordio in A), il neoentrato franco-algerino è protagonista di una meravigliosa azione personale, che trova però la grande risposta di Audero.