VERONA – “Difficile da spiegare, è successo lo stesso di Bologna. Questi su e giù a livello di attivazione nervosa ed emotiva si pagano cari, soprattutto quando si arriva alla terza partita settimanale. Oggi probabilmente non eravamo scarichi come a Bologna, perché l’approccio è stato buono. Poi ci siamo sciolti come neve al sole. Vuol dire che non siamo solidi. Una partita che ci ha offerto molte opportunità per tornare dentro e non ce l’abbiamo fatta. La sensazione di aggressività loro diversa rispetto a noi è brutta”. Ha commentato così, Maurizio Sarri, il pesante ko rimediato contro il Verona. Lungo confronto negli spogliatoi, poi le sue parole cariche di amarezza a Lazio Style Channel.
Sarri e i problemi della sua Lazio
“Forti con le big e non con le altre squadre? La sensazione è questa, però poi se è vero è preoccupante. Qui oggi c’erano tre punti in palio e sono gli stessi che c’erano con l’Inter. Bisogna venire con una testa diversa. Questa sconfitta la spiego con molta più difficoltà, pensavo, da quello che ho visto ieri, che la squadra fosse consapevole della partita. Buon riscaldamento, buon ingresso nel match. Non mi aspettavo assolutamente un’evoluzione della partita di questo tipo. I cambi all’intervallo non fatti? Volevo vedere la reazione nei primi minuti del secondo tempo, perché alla fine il primo tempo era fatto male dalla totalità della squadra. Era difficile anche chi tirare fuori. Era solo lì, vedere il tipo di reazione e vedere come potevamo intervenire. Non è che siamo intervenuti dopo tanto, 7-8 minuti, 10 al massimo. Qui bisogna mettere in dubbio se siamo una grande squadra o no. Una grande squadra, una partita come questa, se ha la palla del 2-2 subito dopo aver subito il 2-1, non perde. Una squadra che sul 3-1 prende una traversa, probabilmente trova la forza di non far uscire più l’avversario dalla propria area di rigore. Alternando i risultati in questo modo non possiamo certo pensare di essere una grande squadra. Le difficoltà in trasferta? Anche questo è un aspetto da valutare. Non penso sia casuale. Ormai sono 3-4 trasferte, la situazione è difficile e va presa in considerazione il tipo di approccio mentale e il carattere che mettiamo in trasferta”.