L’era di Maurizio Sarri alla Lazio inizia nel migliore dei modi. I biancocelesti hanno battuto in rimonta l’Empoli per 3-1 in trasferta con le reti di Milinkovic, Lazzari e Immobile su rigore. “Sono soddisfatto di essere uscito con i tre punti da questa partita, noi non siamo pronti e loro sono stati brillanti. Se vogliamo fare bene, dovremo fare di più. Non voglio tutto e subito, pretendo di arrivare vicino alla perfezione – ha spiegato l’allenatore biancoceleste a Sky Sport – anche se è difficile ora, in piena costruzione. Abbiamo trovato una squadra difficile da affrontare, avevo timore nei primi 20 minuti. Nel finale siamo andati in difficoltà, anche fisica: con questo caldo è una parodia del calcio“. Sul cambiamento di ruolo di Lazzari, arretrato nella difesa a quattro: “Essere un quinto è limitante. Se impara benissimo a fare il quarto, poi l’esterno lo fa con la sigaretta. Lo fa con grande impegno, si applica e gli piace. Difensivamente sta migliorando, ha un’accelerazione straordinaria”.
Sarri e le similitudini con il Napoli
A chi gli chiede se vede similitudini con il Napoli che ha allenato: “Ne vedo poche, pochissime dal punto di vista tecnico. Sul piano morale molte, i ragazzi seguono l’allenatore. Però tatticamente il Napoli era più vicino alle mie idee per modo di giocare e completezza della rosa: con la Lazio il percorso può essere un po’ più lungo. Il calcio in Italia? Europeo eccezionale, ma non penso che le nazionali attraversano un movimento. In Italia giocano 40 italiani, in Inghilterra 30 inglesi. Il nostro movimento non è cresciuto, hanno fatto un miracolo loro. Mi dispiace che sia sparito De Zerbi nel nostro calcio”.