SASSUOLO – L’allenatore del Sassuolo, Roberto De Zerbi, alla vigilia della difficile gara con l’Atalanta, la bestia nera del suo Sassuolo, ha detto: “52 punti? Sono tanti, l’anno scorso abbiamo chiuso a 51 e mancano ancora cinque gare, ora però non è tempo di bilanci. Quelli li faremo dopo l’ultima con la Lazio, provando a prenderne il più possibile attraverso la nostra identità. Con loro abbiamo perso spesso e con risultati larghi, ma sono la bestia nera di tante altre squadre. Vanno a vincere 3-0 col Milan e sono secondi, ci sarà un motivo. Con l’Atalanta è sempre una partita a sé, noi scegliamo di giocarcela a viso aperto come fatto con Juve, Inter, Milan, Napoli e Lazio, con le nostre solite armi. Obiettivo? Poi vediamo quanto arriviamo, chiaramente avendo la Roma a 3 punti, anche se è una squadra forte, se rappresenta una piazza importantissima, quello che ci sta davanti è la Roma e dietro abbiamo un margine discreto, perché non poter pensare di far qualcosa di più ora che siamo squadra e più maturi?”.
“L’Atalanta ha lavorato meglio di tutti negli anni”
De Zerbi ha anche parlato degli infortuni, ma dopo aver aver aggiunto, sempre sui bergamaschi: “Siamo diversi come idea e giocatori, loro hanno squadra esperta e noi invece tanti giovani, l’Atalanta è quella che lavorato meglio negli ultimi anni, facendo scuola a tutti. Raspadori non ha ancora lavorato in gruppo, mentre Defrel ha avuto qualche problemino e vedremo se ci sarà. Caputo? Speriamo di rimetterlo in gruppo la settimana prossima, vediamo se sarà pronto per Genova per uno spezzone o se sarà pronto con la Juve. La sua è stata una perdita pesante, quasi tutto l’anno a parte le prime dieci giocate in difficoltà fisica. Adesso, se Dio vuole, sembra sia uscito dal periodo difficile e sono contento se tornerà in forma per il rush finale ma anche per lui perché essendoci l’Europeo ed essendo stato sempre convocato dalla Nazionale, sarebbe un peccato non riuscire a star bene nel miglior momento della sua carriera“.
“Sul futuro sarò io a dire tutto”
L’allenatore, poi, ha chiuso parlando del suo futuro: “Il discorso è semplice e ho parlato anche con i ragazzi. Scrivono che ho firmato a destra o a manca, ho detto a loro che i primi a saperlo saranno loro, insieme alla mia società, per correttezza e riconoscenza, che è una cosa che a me non manca. Ci può essere la possibilità che vada via come non ci può essere e non è una questione di non dirlo per far sì che i giocatori tirino fino alla fine, i giocatori sono seri per andare avanti con me o senza di me, non dipende da questo, sarò io a dirlo ma non ad un sito, non sarà uno scoop perché scoop o segreti non ce ne sono, a me piace far la cosa in maniera chiara e corretta“.