SASSUOLO – “Non so se siamo stati più o meno forti in altri momenti rispetto a quello attuale, so che mancano 4 partite e che abbiamo 2 punti dalla settima e come dicevo nelle scorse settimane, ora è vincere la partita successiva che sarà col Genoa che sta lottando per la salvezza, una sfida che va oltre la classifica per importanza e difficoltà. Non possiamo fare calcoli, non li abbiamo mai fatti, ancor meno ne possiamo fare domani. Dobbiamo fare di tutto per arrivare settimi: non mi piace l’idea di ‘non abbiamo niente da perdere’. No, no, abbiamo da perdere. Siamo arrivati a distanza di 3 anni a 2 punti dal settimo posto, dobbiamo andare giusti a puntino, per fare il massimo, poi vedremo. Il Genoa ha una rosa di tutto rispetto, quello che ha fatto nelle ultime partite o nel girone di ritorno, lo dimostra. Com’era difficilissimo affrontare l’Atalanta o la Samp, o vincere a Milano. Noi l’avversario lo rispettiamo ma non ci sposta nella preparazione alla gara, poi vedremo come si svilupperà la partita, non ci fa dormire il fatto di non presentarci al 100% noi”. Queste le parole dell’allenatore del Sassuolo, Roberto De Zerbi, alla vigilia della trasferta in casa del Genoa. Non ha lesinato neanche informazioni sugli effettivi che scenderanno in campo o meno e ha ricordato anche le 400 gare in campionato del portiere Consigli menzionando anche il ritorno di Mourinho: “Caputo ci sarà, verrà in panchina. Perdiamo Magnanelli oltre a Boga probabilmente, oltre a Marlon squalificato però la squadra sta bene fisicamente, tecnicamente, mentalmente. Credo sia la mia più grande soddisfazione a Sassuolo, insieme a Pegolo, collega di reparto. La forza mentale che ha avuto, l’entusiasmo con cui si è approcciato a un’idea diversa rispetto al passato è stato spettacolare. Stamattina gliel’ho chiesto, ‘Andrea domani 400 partite in A’, secondo me è anche da studiare perché uno come lui che è da tanti anni a Sassuolo, riesce ad auto-stimolarsi. Mourinho grande acquisto per la Serie A. Spero arrivino anche tanti giocatori di qualità, perché i calciatori sono i protagonisti con gli allenatori, è una cosa che va ad arricchire il nostro calcio”.
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