Un altro parente dell’attaccante del Sassuolo, Gianluca Scamacca, ha creato disordini a Roma. Dopo l’episodio del padre a Trigoria stavolta è stato il nonno del giocatore, Sandro, a entrare in un bar di Fidene, quartiere periferico della capitale, armato di coltello. Il 66enne avrebbe inoltre minacciato di morte un cliente, puntandogli la lama a pochi centimetri dalla gola prima di essere arrestato. Scamacca, attraverso un post su Instagram ha preso le distanze dalle azioni del nonno.
Scamacca: “Vorrei essere giudicato per quello che faccio in campo”
“Per la seconda volta nel giro di mesi mi trovo nuovamente a dover prendere le massime distanze da episodi violenti e inqualificabili commessi da persone ricollegabili al mio cognome ma con le quali da moltissimi anni ormai ho chiuso ogni tipo di rapporto. Ribadisco ancora una volta che io sono cresciuto con mia madre e mia sorella e che sono loro per me la mia famiglia. Nessun altro. Spero quindi di non dover più essere collegato in futuro a notizie e resoconti che riguardano persone esterne al ristretto nucleo familiare formato da me, mia madre e mia sorella. Vorrei essere giudicato per quello che faccio in campo e fuori senza dover pagare, a livello di immagine e di considerazione dell’uomo che sono, per comportamenti irresponsabili di persone che io non riconosco più da tempo come facenti parte dei miei affetti e della mia famiglia“.