SIVIGLIA (Spagna) – Intervistato da ‘Marca’, Papu Gomez si è aperto sul suo addio all’Atalanta raccontando anche dei retroscena. Il centrocampista del Siviglia ha spiegato il perché della Liga al momento della scelta della nuova squadra: “Sapevo che c’era chi voleva vedermi sparire in campionati strani come l’Arabia o la Mls. Non potevo finire male la mia carriera in campionati scarsi. L’anno scorso sono stato votato come miglior centrocampista della serie A. Dovevo andare in una grande squadra. Qui c’è gente di grande esperienza come Rakitic, Fernando. Mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo“.
Gomez: “Atalanta? Troppo forte”
Anche se non veste più la maglia della Dea il Papu ha sempre nel cuore sia la squadra: “L’Atalanta è talmente forte che alcune partite le vince facilmente. Quindi, mi annoio e non le guardo perché so che finiranno 3 o 4 a zero” che anche la città di: “Altre partite le guardo con un po’ di nostalgia perché ho vissuto sette anni a Bergamo e il mio cuore resta lì. Mi manca la passeggiata nella città alta, andare a mangiare dai miei amici“.
Gomez: “A Siviglia pazzi per la mia danza”
Anche in Andalusia la “Papu Dance” ha spopolato come racconta il calciatore: “Suona forte qui dentro. I ragazzi sono pazzi. La canzone gli si attacca ed è come se fosse un compleanno. Ci sono molti ragazzi che mi conoscono più per la danza che per il musicista, è incredibile“.
Gomez: “Sorpreso dalla Liga”
Nel parlare del campionato spagnolo l’ex Atalanta ha sottolineato una differenza marcata con la Serie A: “Qui mi hanno sorpreso i campi, gli stadi tutti nuovi, il prato sempre perfetto. L’Italia ha il suo fascino ma è rimasta un po’ indietro, sono rimasti gli stadi vecchi“.