La Nations League ha consacrato l’esterno rossonero e gli ha messo addosso i riflettori del mercato. La dirigenza deve muoversi subito
Definire inutile la Nations League è un esercizio sbagliato, almeno quando parliamo di calciomercato. Nel caso di Theo Hernandez è già, per distacco, la manifestazione più importante al mondo. La stessa che gli ha consentito, qualora se ne avvertisse la necessità, la consacrazione con la Francia. E che ha posto una domanda lunga almeno mille caratteri, proviamo a sintetizzarla così: come mai agli Europei Theo non era il titolare imprescindibile di quella corsia mancina, neanche in lista, e abbiamo dovuto aspettare ancora per qualche mese?