TORINO – Di separare le acque ancora non se ne parla, anche se sotto la sua guida il Torino ha cambiato volto e marcia. Ma, intanto, Ivan Juric ha iniziato a fermare i tram. Il suo approdo nella città della Mole, in estate, aveva gettato un riflesso di speranza su un progetto sportivo che – a proposito di tram – pareva aver imboccato un binario morto. Speranza che, di settimana in settimana, ha finito per cedere il passo all’entusiasmo per il lavoro svolto in granata dal tecnico croato.
Entusiasmo Juric vista derby
Che alla squadra ha restituito un’anima, prima ancora che un riconoscibile progetto di gioco: elementi fondamentali, a maggior ragione quando all’orizzonte si staglia un appuntamento sentito come il derby con la Juventus. E quest’aria frizzantina portata dai Balcani, da inspirare a pieni polmoni, non ha certo lasciato indifferenti i sostenitori granata. «Un giorno, terminato il pranzo, si è fermato nel nostro dehor per scambiare quattro chiacchiere: sarà passato al massimo un minuto e un tram ha inchiodato davanti a noi – sorride Matteo Fabbri, gestore della trattoria Contesto Alimentare in via Accademia Albertina –. Si sono aperte le porte, il conducente si è affacciato e ha spronato Juric a proseguire così, riempiendolo d’elogi. Poi è ripartito. Con un piccolo particolare: davanti al nostro locale non c’è alcuna fermata, l’autista ha inchiodato in mezzo alla strada non appena ha riconosciuto il mister!». Un aneddoto che, più di tante parole, rende l’idea di quello che il lavoro del tecnico di Spalato stia iniziando a restituire alla Torino granata. (…)
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