TORINO – Dicono (gli uni) che Belotti alla fine resterà al Toro. Un po’ obtorto collo, ma resterà. Dicono (gli altri) che alla fine Cairo venderà Belotti: sacramentando sull’esiguità della cifra, ma lo venderà, perché un tozzo di pane è sempre meglio che una tazza di pene. E poi, suvvia, nel caso stiamo alludendo come minimo a una quindicina di milioni più altri 5 di bonus, se non a una ventina abbondanti più premi. Per chi nel 2015 versò al Palermo 7 milioni e mezzo per acquistarlo sarebbe comunque una plusvalenza allo stato puro: perché gli ammortamenti di quell’investimento di 6 anni fa sono già stati ampiamente registrati a bilancio. Insomma: tutta manna, anche se Cairo si troverebbe di sicuro incastrato in un personalissimo contrappasso dantesco, rimpiangendo la grana che avrebbe potuto incamerare nel 2017, quando era arrivato a un passo dall’accordo con l’Atletico Madrid (70 milioni, più un paio di giovani giocatori spagnoli a scelta).
Vendere Belotti per incassare qualcosa e non perderlo a parametro zero?
Dunque è già sicuro? Cairo dopo gli Europei venderà il Gallo pur di incassare qualcosa, visto che il capitano del Torino non ha mai voluto sedersi al tavolo per trattare un prolungamento oltre la scadenza contrattuale del giugno 2022? Aperta parentesi: ma quanto davvero concreti e adeguati sono stati i tentativi compiuti dal presidente e da Vagnati? Chiusa parentesi.
La Roma ha offerto 15 milioni di euro per Belotti
Ma no, non è affatto sicuro che Cairo venda Belotti tra luglio e agosto dopo estenuanti tiraemolla con la Roma (o con il Milan: che potrebbe non fermarsi a Giroud o a chi volete voi, date le condizioni fisiche sempre più a rischio di Ibrahimovic). I giallorossi (con Mourinho al comando, che già aveva contattato il Gallo per il Tottenham) si sono fatti avanti attraverso intermediari: 15 milioni più 3 di bonus. Cairo ha giudicato l’offerta irricevibile, una provocazione: e fa circolare una richiesta di 30. La Roma spera che dopo gli Europei il Gallo sferri pressioni speciali per andarsene, la qual cosa si trasformerebbe anche in un’ottima “scusa” per Cairo. Ma abbiamo qualche dubbio su un Belotti pronto a scatenare guerre puniche proprio contro un mondo granata a cui si è sicuramente legato in questi anni, visto che dal prossimo febbraio potrà “vendersi” da solo, da svincolando: incamerando lui (e non il Torino) un premio extra di ingresso per la firma, in aggiunta a stipendi pluriennali tra 4 e 5 milioni netti a stagione, come minimo.
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