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Torino-Juve: effetto Mandragora tra passato, presente e futuro

TORINO – In avvio di campionato Juric gli ha chiesto un atteggiamento da Stachanov: sempre in campo con Atalanta, Fiorentina e Salernitana, tempi di recupero allegati, e il solito sacrificio in mediana buttando un occhio all’interdizione e proponendo un soffio di fantasia in costruzione. Spesso Rolando Mandragora imposta subito fuori l’area granata, tanta circolazione è quindi lineare e tesa a far salire la squadra, ma quando è il momento di sfoderare la giocata ha dimostrato di avere pure qualità. (…)

L’operazione di riscatto con la Juve

E pure nell’assist, con quel tocco sotto di piede sinistro a scavalcare la linea difensiva avversaria, sa rendersi prezioso. Tanto che il Toro non ha dubbi a voler chiudere l’operazione con la Juve. All’interno di questi parametri: facoltà di riscatto entro giugno 2021 a 16 milioni, altro diritto entro giugno 2022 a 14, mentre a determinati requisiti raggiunti, sempre entro giugno ‘22, scatterà l’obbligo a 9 milioni. Soldi che saranno spesi volentieri, per un giocatore che come Pjaca si è oltretutto messo alle spalle la Juve. Magari l’ex dei friulani non è nemmeno l’interprete perfetto, per la linea a due di Juric, però è il giocatore che ha ridato equilibrio e tono al centrocampo granata, dopo il triennio buio inaugurato nell’estate del 2016 e terminato nel gennaio del 2021. (…)

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