SANTA CRISTINA – Forse il mercato del Toro sta svoltando indipendentemente dalla situazione Belotti che continua a restare un grande punto interrogativo. Mentre Juric, nella frescura (sin troppa) di Santa Cristina sta cercando di valutare i giocatori che ha a disposizione, il ds Vagnati opera sul mercato per sfoltire la rosa e trovare i soldi da reinvestire per almeno un paio di giocatori ritenuti indispensabili dal croato che in questo momento si arrangia con quello che passa il convento, come fece un anno fa Giampaolo.
Meitè, i soldi della cessione pronti per essere reinvestiti su Messias
Il ds granata è vicino a definire la cessione di Soualiho Meité al Benfica. Nelle ultime ore i contatti tra i due club si sono intensificati ed è stato trovato l’accordo per il trasferimento a titolo definitivo (fino al 2025) per 7 milioni di euro. Il francese lo scorso gennaio aveva già lasciato il Torino passando in prestito al Milan, che poi non lo aveva riscattato facendolo tornare alla base. Meité non rientra però nei piani della società granata e finora non lo si è neppure visto in ritiro. Considerando che dal Milan è arrivato un milione e mezzo dal prestito, se l’operazione con il club portoghese andrà davvero in porto per 7 milioni si arriverà a un totale di 8,5. Non male visto che il francese arrivò con uno scambio alla pari con Barreca al Monaco. Certo, la valutazione a lui data all’epoca era più alta, ma un’operazione come questa – considerato il (non) rendimento del francese – tutto si può considerare tranne una minusvalenza. Il Torino rientrerebbe grossomodo dell’investimento fatto nel 2018 e si libererebbe di uno dei tanti giocatori in esubero. Meité non ha mai realmente convinto: rendimento altalenante in campo e atteggiamento a tratti indolente. Magari in Portogallo, in un calcio meno fisico e più lento, potrebbe fare bene. Meité al Benfica porterebbe al Toro i soldi necessari per chiudere subito per un trequartista: 7 milioni da reivestire per Messias, magari con l’aggiunta di altri due, così da far salire a 9 la proposta del Torino. Vagnati, nei diversi contatti e incontri avuti con il collega crotonese Ursino, è partito da una proposta di 6 milioni per poi salire a 8 contro i 12-13 chiesti. Anche il giocatore starebbe spingendo affinché la trattativa si concluda al più presto.
Toro, se salta Messias pronto Ramirez: Orsolini e Lapadula sullo sfondo
Sempre in tema trequartisti pare non sia del tutto tramontato l’interessamento per Ramirez che si è svincolato. Vero che Cairo è molto contrariato per il comportamento che l’uruguaiano ha avuto lo scorso anno, quando i granata avevano raggiunto l’accordo con la Samp per poi ritirarsi davanti alle pretese economiche del giocatore che chiedeva oltre due milioni a stagione, ma è altrettanto vero che le sue qualità potrebbero ancora servire. E poi, adesso, non bisogna dare neppure un euro alla Samp. Se Ramirez dovesse “accontentarsi” di un ingaggio attorno al milione e mezzo o poco più l’operazione potrebbe arrivare a una conclusione. Perché i tempi sono cambiati e oggi nessuno darebbe due milioni l’anno a Ramirez che tra l’altro, con i suoi 30 anni, non è più un ragazzino. La priorità è il fantasista. Poi si penserà al resto dopo aver risolto la situazione Belotti. Al momento è stata abbandonata la pista Orsolini (troppi i soldi che vuole il Bologna) mentre resta monitorata la situazione Lapadula, il torinese idolo del Perù, nell’ultima stagione protagonista del Benevento nonostante la retrocessione e tra i migliori nell’ultima Copa America potrebbe arrivare nel momento in cui verrà trovata una sistemazione a Zaza, altro giocatore che non rientra nei piani.
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