TORINO – Tutti i segreti del Toro: di come Belotti e compagni stanno preparando la partita e come Nicola intende impostarla, considerando che gli mancheranno Verdi e, soprattutto, Mandragora per squalifica. La prima certezza è che la sconfitta contro il Napoli è stata subito cancellata perché sta per arrivare la partita più importante della stagione che potrebbe garantire al Toro un fondamentale, anche se non ancora decisivo, salto in avanti, tenuto conto che oggi il Benevento giocherà a San Siro contro il Milan, lo Spezia a Verona e domani il Cagliari a Napoli e il Genoa a Roma contro la Lazio. Battere il Parma significherebbe avvicinare di molto quella salvezza che prima dell’arrivo di Nicola era ben più lontana. Un appuntamento senza se e senza ma: il Toro deve vincere e basta.
Idea tridente
Anche perché affronterà una squadra con più di un piede in serie B che verrà a Torino per l’onore e che per l’occasione lancerà molti giovani. E veniamo alla cronaca. Il tecnico durante la settimana, nelle partitelle del Filadelfia (tra l’altro molto tirate sotto l’aspetto agonistico e questo è un buon segno), ha provato diverse soluzioni, anche quella con il tridente, che però verrà “inforcato” solo in caso di necessità. L’idea del tecnico è quella di impostare una partita offensiva ma senza scoprirsi troppo, soprattutto nella fase iniziale, per poi non complicarsi la vita e dover rincorrere. Toro d’attacco, dunque, ma con moderazione e senza prestarsi alle ripartenze degli emiliani. Per questo motivo in alcune circostanze in allenamento l’allenatore ha schierato Lukic dietro alle punte Belotti e Sanabria. Il paraguaiano, nonostante abbia deluso con il Napoli, è ancora preferito a Zaza, pronto ad entrare a lavori in corso.
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