TORINO – Il dado è tratto con tutte le strategie di mercato che ne conseguono: Juric è l’allenatore e il croato punta forte sul 3-4-2-1. Ne consegue che il ds Vagnati , per costruire una rosa a misura dell’ex tecnico del Verona, debba lavorare sodo alla voce trequartisti. E non soltanto in entrata. Le priorità viaggiano di pari passo: da una parte c’è la necessità di agire in ingresso entro il 13 luglio, giorno della partenza per il ritiro, dall’altra quella di procedere con la cessione di Verdi. Più facile centrare il primo obiettivo, che non il secondo. A meno di realizzare una corposa minusvalenza, visto che dei 24 milioni versati a suo tempo al Napoli ne potranno rientrare meno della metà.
Vazquez e gli altri nomi
E così ne consegue sia più agevole chiudere per almeno un innesto, sempre che Cairo non vincoli Vagnati alla cessione di Verdi, prima di potersi muovere per i rinforzi. Senza imposizioni di questo tipo il Toro avrebbe via libera per mettere sotto contratto Franco Vazquez , una volta che sarà formalizzato l’annunciato divorzio del fantasista dal Siviglia per scadenza contrattuale. L’italo-argentino nell’ultima stagione ha giocato meno, dopo quattro stagioni da assoluto protagonista. In B lo segue l’ambizioso Parma. A Siviglia ha un contratto da 4 milioni di euro netti, mentre nei freschi contatti con il suo entourage il Toro ne propone due (sempre netti). Stessi emolumenti che servono per mettere sotto contratto Gaston Ramirez , già obiettivo granata prossimo a svincolarsi dalla Samp. L’agente dell’uruguaiano, Pablo Bentancur , continua a lasciar intendere che il suo assistito è più che allettato, dalla prospettiva di lavorare con Juric. Il quale ha intanto avallato l’acquisto di Messias del Crotone. Ma qui il quadro si complica, considerata la nutrita e nobile concorrenza sul brasiliano.
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