TORINO – Brekalo al Toro è una storia da leggersi tutta d’un fiato: l’ultimo arrivato, con il contratto depositato a un’ora dalla fine del mercato, sarà anche il primo a essere lanciato da Juric, tra i quattro elementi arrivati dopo l’inizio del campionato. Per vedere Zima servirà presumibilmente ancora un po’ di tempo, mentre Praet avrebbe ricevuto una maglia da titolare, se si fosse potuto allenare un paio di settimane con il tecnico croato. Avendo dovuto rispondere alla convocazione della Nazionale belga, ha però lavorato soltanto ieri assieme ai compagni in granata.
Toro, ballottaggio tra Pobega e Lukic
Tempi insomma troppo stretti, per immaginare un suo impiego dal primo minuto. Pobega è invece in ballottaggio con Lukic, con questo secondo che è favorito, per giocare in coppia con Mandragora. In totale i volti nuovi tra i granata dovrebbero essere due, entrambi connazionali dell’allenatore: alle spalle di Sanabria, che salvo sorprese dell’ultima ora prenderà il posto di Belotti, agiranno Pjaca e Brekalo. Scelte tendenzialmente obbligate, considerato il pochissimo tempo trascorso da Praet con Juric, e il fatto che Verdi ieri abbia svolto, alla pari del Gallo, una seduta personalizzata. Punta comunque alla panchina, l’azzurro che subentrando avrebbe la possibilità di raggiungere quota 100, per reti segnate in Serie A.
Brekalo è un esterno offensivo che può svariare in tutto l’attacco
[…] E un esterno offensivo, pur avendo doti tali da permettergli di giostrare lungo tutto il fronte dell’attacco, è Brekalo. Un affezionato dei club nei quali approda: da ragazzo ha lasciato la Dinamo dopo nove anni di militanza. Cioè fino al momento che, e nonostante le poche presenze collezionate con la prima squadra di Zagabria, il Wolfsburg lo preleva nel 2016 (contratto da cinque anni). Eccezion fatta che per un doppio prestito semestrale allo Stoccarda, Brekalo resta dal 2016 a quest’estate nel medesimo club. Con il quale nell’ultima stagione si è messo in luce con 7 reti, in Bundesliga. […] Con Juric dovrebbe prevalentemente giocare sulla corsia di sinistra (con Pjaca o Praet sulla fascia opposta), ma non sarà raro vederlo muoversi anche in altre zone dell’attacco. […] A Juric, e il problema non sarà la lingua, il compito di farlo definitivamente sbocciare.
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