VENEZIA – La rincorsa è già finita: non c’è pace o non trova pace, Armando Izzo. Assente contro Salernitana, Sassuolo e Lazio, il difensore ha saltato anche la convocazione per la terza trasferta stagionale dei granata, dopo Firenze e Reggio Emilia. Lombalgia acuta (il più classico e il più vago dei mal di schiena), questo il motivo del nuovo stop per il centrale ieri aggregato ai compagni a Venezia, ma in tribuna e fortemente a rischio anche per il derby di sabato. Juric dovrà quindi ancora attendere, per valutare le intenzioni di Izzo, in bilico tra un addio al Toro senza rimpianti per il poco offerto da un paio di stagioni a questa parte, e una ripartenza in granata che dovrà però essere sostenuta da una disponibilità al sacrificio di recente mancata, all’ex azzurro. Evidentemente in difficoltà a causa di continui impedimenti fisici, ma anche gravato da limiti di natura motivazionale. Motivazioni che soltanto lui potrà trovare dentro se stesso, per poi trasferirle in campo, tra sedute di allenamento e partite ufficiali.
Izzo, dopo 37 presenza al primo anno sono iniziati gli infortuni
Sarà un caso, ma dopo un percorso quasi netto al primo anno in granata – 37 presenze in campionato più 2 in Coppa Italia – Izzo ha iniziato a subire infortuni quando la determinazione che lo aveva animato nel 2018-19 è calata. Come a dire, scesa la catena dell’autostima, è caduta anche quella della tenuta fisica. E così il difensore non ha fatto in tempo a mettersi alle spalle il guaio al polpaccio, che già si trova ad affrontare la lombalgia.
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