Diciamo che Mou non è esattamente il suo tipo. Ivan ha amato da morire Pep, era anche andato a studiarlo a casa sua. E si è invaghito di Gasp. Ma Mourinho: Mourinho mica tanto. E dire che Juric a inizio carriera si era anche messo di buzzo buono, aveva persino fatto lo sforzo di leggere i libri del portoghese, era animato insomma di belle intenzioni. Aveva pure spinto lontano l’orgoglio e cercato di passare sopra al fatto che all’Inter, appena un anno dopo il triplete, lui finì esonerato per forza da assistente di Gasperini […] Domenica si sfideranno per la prima volta da allenatori […]E chissà se Mou ha già in canna qualche bordata in stile Lo Monaco: “Juric chi? Io 25 trofei, lui zero tituli”. Mamma mia. Perché in effetti non è che Juric, in questi anni, lo abbia quel che si dice accarezzato. Sicuramente molto lo ha stimato e lo stima ancora, indubbiamente lo rispetta, ne riconosce i meriti e gli inimitabili trionfi.
Juric: “In lui non ho trovato niente che mi ispiri”
Però insomma, dai: la melassa diplomatica è ben altra cosa. Già 5 anni fa, da allenatore ancora Normale, aveva punzecchiato quello Speciale: “A Guardiola ruberei la sua visione della tattica, tutta la parte della superiorità numerica in ogni zona del campo, anche se è un po’ quello che già cerco di fare con le mie squadre. Ad Ancelotti invece ruberei la calma. Mentre a Mourinho non ruberei nulla. Ho letto e sentito tanto su di lui, ma devo dire che non ho trovato niente che mi ispiri” […] Sei bravo e hai vinto dappertutto, lo so, ma non sei il mio modello. Il mood è questo. Sei molto intelligente, però lo sono anch’io e preferisco Guardiola: perché “per me è un genio”. O Gasp, che “mi ha insegnato mille cose“. Mou, no: e sarebbe davvero esaltante batterlo, oltretutto a casa sua.